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MARCO GERMANI: "CREDO CHE LA MUSICA STRUMENTALE SIA PIU' DA INTENDITORE"



Ciao Marco, grazie per essere qui con noi. Cominciamo subito! È disponibile il nuovo singolo 'Confused Memories', da cosa è scaturito quando è stato scritto?


Questo brano è il primo brano strumentale che ho scritto nella mia vita molti anni fa, poi ha avuto diverse evoluzioni e release, questa versione è stata completamente riarrangiata, risuonata e remixata, è un po' come una fenice che rinasce dalle proprie ceneri, resta immutato il riff in tapping.


Interamente strumentale, cosa vuoi trasmettere al tuo pubblico?


Credo che la musica strumentale sia più da intenditore, senza nulla togliere ai brani cantati, ma ci si deve concentrare maggiormente nell'ascolto di uno strumentale e la chitarra elettrica è uno strumento solista fantastico perché con il wha, i vibrati e la leva può imitare bene la voce umana, inoltre abbiamo lavorato molto sull'arrangiamento di basso e batteria per dargli un groove fusion particolare, lo vedrei bene in un videogioco di macchine o in uno spara e fuggi.




La tua musica è ispirata da sensazioni e situazioni vissute personalmente?


Credo che tutti scrivano in base a ciò che gli capita nella vita, l'artista è fondamentalmente un catalizzatore di energie ma anche un osservatore della realtà, non a caso molte canzoni ci ricordano eventi storici o ricorrenze particolari, nel caso di questo brano però il titolo l'ho dato solo perché è un po' complesso, sia come metro che come struttura, un po' come quando si ha la sensazione di avere ricordi frammentati.


Musicalmente, come definiresti la natura composita del brano?


Potrei definirlo un brano prog rock o fusion, mi piacciono molto i chitarristi solisti come Steve Vai, Joe Satriani, Yngwie Malmsteen, John Petrucci, Paul Gilbert e credo scrivano della bella musica strumentale non solo ipertecnica fine a sé stessa, ma spesso con una logica orchestrale e sinfonica, mi piace molto anche il prog anni '60/'70 di King Crimson, Pink Floyd, Yes, Genesis: anche questi mostri sacri scrivevano senza necessariamente utilizzare la voce, perché erano comunque degli ottimi strumentisti e si ispiravano alla musica classica.Potrei definire questo brano come un tributo a questi miti, nel mio piccolo e senza pretese.


Siamo ai saluti. Ancora grazie per essere stato con noi. Quali sono i tuoi progetti per il futuro?


Al momento ho recuperato l'attività live con tutte le mie band che hanno sofferto molto in questo periodo, sono molto impegnato anche a dare la possibilità di suonare agli iscritti ai corsi di canto e musica della nostra associazione culturale (After Life Music Dimension), stiamo anche ristrutturando le sale per poter produrre e registrare meglio, ho poco tempo per scrivere ma sto mettendo giù qualche brano nuovo anche con amici e collaboratori, penso che questo inverno avrò più tempo per scrivere, ma adesso sono interessato anche a riproporre i vecchi brani in forma più professionale. Ringrazio Ivano Bonizzoni, Riccardo Ferraresi, Davide Pagliano per le parti strumentali di questo brano, Cristiano Sacchi per mix e master ed Elisa Collimedaglia per la copertina, inoltre ringrazio voi per lo spazio dedicatomi perché è sempre prezioso.


Marco Germani



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