Come non pensare all’Eddie Vedder della colonna sonora di “Into the wild” ascoltando l’album di debutto di Alberto Fabbris. É un album nel quale si fondono folk rock, country ed indie rock. La prima cosa che salta agli occhi è il cantato: appassionato, travolgente. Poi c’è questa chitarra sempre protagonista tramite arpeggi, fraseggi vari e refrain, una chitarra incantevole e struggente allo stesso tempo.
I chorus spesso catalizzano tanto l’attenzione dell’ascoltatore per un album dove si trasmette tanta poesia, come non notarlo! Infatti, il viaggio di Alberto Fabbris è superbamente lirico, intimo, sentimentale. Quante emozioni e sensazioni riesce a trasmettere questo artista, una sorta di novello Bob Dylan tra le striature dell’antropocene dominato dal discorso massmediatico.
La natura è un attore molto presente nel disco di Fabbris: ascoltando il suo disco ci sembra di viaggiare tra fiumi, deserti, foreste incontaminate. Banjo, chitarra fingerpicking, tanto mood acustico e qualche accenno country impreziosiscono un album incredibilmente stimolante dove la voce dell’artista si offre al fruitore con un pathos stupefacente.
“Desert town”, singolo uscito su youtube, è la perla dell’album, quella canzone dove tutto sembra funzionare alla perfezione, un pezzo da ascoltare mille volte, una sorta di manifesto del talento dell’artista, della sua musica tanto “penetrante”. Senza dubbio impressionante anche “I am the wind”, altra traccia che merita di essere citata. Come non canticchiarla mentre sei in macchina in viaggio verse mete sia reali che metafisiche. Anche l’altro singolo “Ancient Jar”(anche esso presente su Youtube) ti colpisce al primo impatto con quell’arpeggio magnifico. In questo pezzo la poesia e la passione trasmesse sono ardenti. Anche “Western star” colpisce per il suo stupendo arpeggio e il solito cantato toccante. “New Journey” potrebbe mandare la mente a qualcosa dei Creedence Clearwater Revival o del Dylan già citato sopra. “Big river” con questo banjo dominante ti accarezza il cuore e il cantato sale all’improvviso per farci sussultare. Azzeccato il dialogo tra banjo e chitarra.
Dell’album bisogna sottolineare anche l’alto livello tecnico. Marco Chierichetti è autore di un lavoro eccelso: il sound esce forte e vibrante, atto a valorizzare ancora più questo album da “road movie”. Mix e master sono fantastici, ineccepibili. Più che discreti sia LUFS che nitidezza del suono. Riguardo il songwriting le canzoni dimostrano un certo appeal nel loro essere non tanto arzigogolate: i chorus spesso la fanno da padrone. Le melodie spesso sono meravigliose: è davvero necessario sottolinearlo. A tratti il cantato e le melodie formano stupende armonie.
Le catene materiali ci tengono ancorati al terreno. Con l’album di Alberto Fabbris quelle catene possono essere spezzate e la nostra anima può essere libera di volare alta nel cielo fino a toccare le stelle…
Link streaming: https://open.spotify.com/album/4CUSgImpZ6jhsrDcmSvXHk
Biografia
Chitarrista, cantante e cantautore Alberto Fabbris inizia il suo percorso musicale nel 1990 attraverso lo studio della chitarra classica. Con il passaggio alla chitarra elettrica, 3 anni più tardi, cominciano le prime esperienze in varie cover band del Lago Maggiore in provincia di Verbania tra le quali figurano Raving Mad (1995-2010), FLC (2005-2008) e MezzaKiara (2007-2010).
Nel 2007 esordisce in veste di cantante, oltre che chitarrista, con la band di sempre, i Raving Mad, eseguendo dal vivo, in trio, un repertorio rock anni ‘60 - ‘70. Le innumerevoli esibizioni live della prima decade degli anni 2000 forniscono quindi le basi e l’esperienza per poter affrontare una nuova tappa del suo percorso, costituita dalla scrittura e dall’esecuzione di brani originali. Questa importante opportunità gli viene offerta dalla formazione di un nuovo gruppo, i Bonies and Hot Sausages. Brani dalle molteplici influenze ma con chiaro stampo rock gli consentono di sperimentare e di mettersi alla prova nel proporre brani originali in un contesto live. All’attivo della band la registrazione dell’EP “Ancient Jar”, realizzato in presa diretta nel 2013.
Parallelamente ai progetti “elettrici” intraprende, attorno al 2010, un graduale avvicinamento alla musica acustica tramite lo studio della chitarra fingerpicking e del banjo. La chitarra acustica, in particolare, diviene lo strumento ideale per la scrittura di brani originali, compagna di mille trasferte lavorative in giro per il mondo.
Nel 2015 fonda, insieme al fratello Daniele (percussioni e chitarra), il gruppo Los Fab Bros che propone brani cover in stile country e bluegrass. Alla band, tuttora attiva, si unisce nel 2019 Gabriele Cerutti a completare il trio folk con contrabbasso e mandolino. Nel 2021 inizia la registrazione e la produzione del primo disco da solista presso il proprio home studio.
Web Links Alberto Fabbris:
Instagram: https://www.instagram.com/albofabbro
Email: fabbrisalberto@gmail.com
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