Cafiero: "Voglio che coloro che decidono di ascoltarmi stabiliscano un contatto vero prima di tutto con me"
Con “Cafiero Music Pen Drive”, il suo secondo ed atteso progetto cantautorale Cafiero torna sulla scena musicale
Un lavoro racchiuso in una originale pen drive ed evolutivo nel tempo per garantire ai fan una connessione privilegiata con la sua musica. Non solo inediti nel nuovo progetto discografico ma anche sorprese e momenti "amarcord" per ripercorrere alcune tappe di una entusiasmante carriera.
“Cafiero Music Pen Drive” rappresenta una crescita personale e professionale per il musicista istintivo dall'anima nobile, tra le novità più rilevanti del Made in Italy.
Cafiero, sei soddisfatto del tuo nuovo progetto discografico?
Molto! Non è stato per niente facile finalizzarlo ma ciò che è difficile dona sempre più soddisfazioni.
Quali sono i generi e gli artisti che più hanno influito nella costruzione della tua personalità musicale?
Come chitarrista Jimi Hendrix, Eric Clapton, Prince e Steve Ray Vaughan, mentre per il resto il blues in generale ed i Beatles su tutti.
Hai avuto modo di suonare fuori dai confini nazionali; che differenza hai notato rispetto all'Italia?
Fuori dall’Italia essere musicisti professionisti è un prestigio che gode del rispetto pari a quello di qualsiasi professionista di ogni campo, come un medico o un avvocato. Mentre in Italia, ancora per cultura, releghiamo il suonare più ad una concezione di attività “hobbistica” e di conseguenza anche il relativo trattamento.
Che peso ha l'esperienza live sulla tua creatività?
E' fondamentale perché il palco è tutto e ti fa capire tanto facendoti crescere umanamente e artisticamente.
Chi ha intuito per primo il tuo talento?
Di sicuro gli amici e la famiglia.
Cosa ti emoziona di più?
La natura in tutte le sue forme, la vita, tutto è musica ed emozione.
Qual è il tuo motto?
Conta su te stesso e non aspettarti mai niente dagli altri.
Quale pensi possa essere la caratteristica vincente della tua musica per distinguersi in un mercato musicale arrivato quasi alla saturazione?
Non so se c’è una particolarità vincente perché sinceramente non mi approccio alla musica per “vincere o perdere” ma di sicuro la caratteristica primaria è essere fuori totalmente da un sistema che non mi piace. Voglio che coloro che decidono di ascoltarmi stabiliscano un contatto vero prima di tutto con me e non si fermino ad un ascolto anonimo e superficiale attraverso i canali digitali.
Progetti futuri?
Tanti e imprevedibili di giorno in giorno. Intanto sto già scrivendo nuova musica.