Senza pensare alla champions, ma con la testa completamente rivolta sul campionato. Ecco cosa ha preteso Sarri dai giocatori scesi in campo contro il Chievo al Bentegodi. Quattro gli innesti, tra i titolari, rispetto alla formazione scesa in campo a Madrid, Maksimovic in difesa, Allan e Jorginho a centrocampo, Pavoletti in attacco al posto dello spento Mertens, messo a ricaricare le batterie. Quanto basta a dare una iniezione di motivazioni al gruppo. Mezz’ora di ottimo possesso palla, ma con scarsa sintonia del volenteroso Pavoletti con Callejon e Insigne, quest’ultimo, però, con un tiro dei suoi a giro sul secondo palo, al 31’ apre le danze dei goals. Poco dopo al 38’ Allan insiste su una palla in area e riesce a toccarla con la punta del piede prima che fosse raggiunta dal portiere avversario Sorrentino, quanto basta perché raggiunga Hamsik al quale non resta che depositarla in rete. Lo stesso Allan, un paio di minuti più tardi dovrà lasciare il campo sostituito da Zielinski, per uno stiramento all’inguine. Si va quindi al riposo sul doppio vantaggio per gli azzurri. Nella ripresa, il Chievo, con Meggiorin in attacco al posto di Radovanovic, diventa sicuramente più incisivo in attacco e tiene per circa un quarto d’ora costantemente sotto pressione il Napoli nella propria metà campo, dando l’impressione di arrivare al goal da un momento all’altro. Ma è proprio questo il campanello d’allarme che da la sveglia ai giocatori azzurri, i quali alla prima palla che riescono a portare in avanti pervengono alla terza segnatura. Artefici, Ghoulam sulla fascia sinistra, il quale appoggia per Insigne che si accorge dell’accorrente Zielinski, non si fa pregare il polacco e lascia partire il suo solito destro da fuori area che si deposita in rete alla sinistra del portiere. Il tecnico del Chievo, Maran, provvede ad una seconda sostituzione, l’ex di turno De Guzman al posto di Castro. E’ proprio De Guzman al 72’ con un cross dalle retrovie, a lanciare Meggiorin a rete, complice una posizione errata di Maksimovic, ed un aggancio mancato del pallone da parte di Koulibaly, il resto lo fa l’attaccante gialloblu con un bel diagonale, infilando così l’incolpevole Reina. Da registrare ancora positivamente, una seconda presenza del rientrante Milik, seppur di venti minuti. Il Napoli è in silenzio stampa. Per qualcuno il silenzio è d’oro. Stando al risultato di oggi pare che abbia ragione, ma attuarlo fino alla fine del campionato potrà dare adito a voci di incomprensioni in società che a lungo andare scalfiranno quell’armonia di bel gruppo che si era creato nello spogliatoio del Napoli. Auspichiamo, quindi, almeno una parziale riapertura del “silenzio”, mediante dichiarazioni, seppur di facciata, di un addetto stampa.